Il Tribunale ha omologato il piano del consumatore proposto da due coniugi in comunione di beni per la ristrutturazione dei debiti derivanti quasi esclusivamente da rilascio di fideiussioni a garanzia di prestiti concessi all'impresa individuale del figlio; nel sancire l'ammissibilità del ricorso, il Tribunale ha evidenziato che una delle banche creditrici ha concesso il credito ai ricorrenti quando gli stessi erano già pesantemente indebitati "senza valutare affatto il merito creditizio e così facendo ha aggravato la situazione di indebitamento". Il Tribunale, rilevato che dalla data di cessazione della ditta individuale del figlio, i ricorrenti non avevano contratto altri debiti, ha omologato il piano come proposto.
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